Istruzioni per essere come dio

Fotoromanzo di argomento teologico che allude a un presente a dir poco inquietante

Il dio dei filosofi è un essere ideale in grado di conoscere le cose come realmente sono, cioè: di vederle da tutti i lati e i punti di vista contemporaneamente. Se non avete familiarità con questo tipo di vertigine, immaginate un romanziere che si preoccupi di elencare al suo lettore il numero esatto di biscotti inzuppati dal protagonista Alberto nel caffelatte quel mattino, il loro peso, quanto caffelatte la tazza conteneva in decilitri suddivisi tra una bevanda e l’altra, e poi di contare per voi con precisione i respiri di Alberto nel tragitto percorso prima di incontrare la fidanzata Nora, i battiti del suo cuore, la composizione chimica esatta della saliva istante per istante, nonché la quantità di granelli, sassi, foglie presenti su quel lungo marciapiede (ma lungo quanto? È presto detto) in un delirio di particolari sempre più fitto che procede via via in tutte le direzioni. Ecco: il dio dei filosofi, in altri termini, è un pazzo scatenato affetto da ossessioni pericolose, incapace di scegliere, incapace di distinguere, incapace di perdere. Per fortuna un tale essere non esiste, è solo una proiezione dei nostri incubi di ubiquità e ipercontrollo. Non può esistere una situazione in cui tutti siamo presenti a tutti nello stesso istante e da tutti i punti di vista. Vero?

 

Prontuario Operativo

1) Scegliere un oggetto adeguato.

2) Porre la fotocamera in asse con l’oggetto a una distanza ottimale.

3) Ruotare intorno all’oggetto di 360° scattando fotografie a ogni porzione dell’oggetto.

Albero fotografato in moto antiorario, via Prati, Desio (MB)

Colonna fotografata in moto orario. Stazione FS Garibaldi, Milano

Palo fotografato in moto orario. Stazione FS Desio (MB)

Ombrellone fotografato in moto antiorario, supermercato Coop, Desio (MB)

Albero fotografato in moto antiorario, vale Beatrice D’Este, Milano

Albero fotografato in moto antiorario, viale Beatrice D’Este, Milano

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